Maria è l'umile ancella che compie il divino volere. Illuminata da Dio, si abbandona tutta nelle sue mani.(Beato Alberione)

Archivio per marzo, 2020

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Santa Pasqua 2020

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Lettera ai parenti ed agli amici Italiani
Carissimi,

quale gioia e quale meraviglia di rivivere ogni anno, il buon
cammino che ci guida durante tutta la Quaresima fino alla festa di Pasqua ,
grande manifestazione di amore infinito e misericordioso di Gesù per ciascuno
di noi.
L’inizio della Quaresima é il momento ideale per incontrarci con Dio, nostro
creatore e nostro redentore, nostro Padre . Stiamo attenti ai diversi richiami
del Signore per una autentica relazione con lui. C’é il rischio di vivere questo
tempo di Quaresima come dei semplici spettatori, senza impegni che
conducono a una questione profonda, alla conversione, fu il caso per Mosé.
Il Signore gli apparve con un fuoco ardente, Mosé si pone come aspettatore,
vuole osservare ciò che sta passando attorno a lui, non si impegna e non si
scopre, tiene i suoi sandali ai piedi, per essere sicuro in questo deserto pieno
di scorpioni. Il Signore da parte sua vuole stabilire una relazione da persona a
persona con lui : lo chiama col suo nome e di togliere i suoi sandali. Lo impegna
in una storia personale fatta di nomi concreti. Il Signore é il Dio di Abramo, il
Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. E’ necessario che divenga anche il suo Dio.
Mosé é chiamato ad un impegno personale che lo porterà davanti al Faraone
e farà di lui lo strumento della liberazione del popolo eletto.
In fondo in tutto il Vangelo si tratta della stessa dinamica. Il Signore ci chiama a
saper leggere negli avvenimenti della nostra vita , un richiamo da parte sua
attraverso la conversione. A noi oggi che ci é stato dato questo tempo di
Quaresima , come tempo di grazia e di conversione ci é chiesto di essere
vigilanti e non viverlo come semplici aspettatore. Dio mette tutto ciò che é nel
suo potere affinché la vita fruttifichi in noi ; egli prende pazienza, perdona e si
da pena per noi .Aspetta solo una cosa da noi : dare dei frutti di conversione.
Vuole che noi perdoniamo come lui ci perdona . E’ tutto questo il vivere la
Quaresima . E un tale frutto non é possibile se, come Mosé, noi cerchiamo di
conoscere il vero nome di Dio ; se noi non ci organizziamo a una relazione
personale con lui; una relazione che implica l’abbandono totale di tutto il
nostro essere tra le sue mani . Per questo domandiamo al Signore sorgente di
tutte le bontà e di tutta la sua misericordia , di rilevarci pazientemente con
amore .
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